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mercoledì 5 aprile 2017

Salvare un notebook dalla pattumiera...

La disoccupazione ingegna, si dice.
E così quando sei da sola e hai già finito di tirare a lucido la casa, stufa di sbirciare fra gli annunci di lavoro in rete e di farti gli affari degli altri su Facebook (che poi anche la vita degli amici tuoi non è che sia tutto 'sto Carnevale di Rio), e dopo aver visto anche l'ultima puntata dell'ennesima serie scrausa su qualche canale scrauso di streaming, ecco che iniziano a venirti strane idee su come trascorrere gli ultimi scampoli della giornata. C'è chi esce a fare una passeggiata, chi va in palestra o a fare jogging, chi legge un libro...io invece riparo COSE. Mi è presa 'sta smania qui. Per essere precisi, ho iniziato a smanettare con l'elettronica, computer soprattutto. In casa ho sempre avuto una gran quantità di vecchi componenti hardware, solitamente abbandonati tristemente dentro scatole e scatoloni in garage. Poi, un giorno (in cui non avevo un bip da fare), sono arrivata io e la mia missione è diventata restituire la vita a quei ferri vecchi. Sono riuscita così a riassemblare 2 vecchi computer fissi dell'era paleolitica, dei Pentium 4 dati per morti anni fa, e la cosa mi ha dato parecchia soddisfazione. Adesso non so che farci, ma sono di nuovo fra noi ad occupare spazio inutilmente e ad attirare grandi quantità di polvere, ed è questo l'importante! Chiamasi TRASHWARE.
Succede poi che qualche settimana fa recupero in extremis, dalla scatola dei pezzi da buttare, questo vecchio notebook apparentemente scassato, così, per dargli una controllatina:


Come si può vedere dall'immagine, il monitor era smontato perché irrimediabilmente rotto. Lo schermo LCD si era spaccato internamente dopo un volo dalle scale e anche il pc sembrava avere dei problemi...non si accendeva!
Dopo qualche verifica, notai che in realtà a volte si accendeva e altre no e questo dipendeva dall'autonomia della batteria. Quando la batteria era completamente scarica, il pc non si accendeva neanche se attaccato alla presa e ormai la batteria era andata. L'istinto però mi disse che si poteva ancora salvare e così cercai su internet una batteria compatibile: eccola! A poco più di 10 Euro, sulla Baia. La prendo. Quando arriva a casa, dopo una settimana circa, la monto sul pc al posto della vecchia e, sorpresa, finalmente la batteria riesce a ricaricarsi e il pc si avvia correttamente!
Ok, ma cosa ci faccio con un notebook senza monitor? Potrei utilizzarlo attaccato ad un monitor esterno, ma a quel punto sarebbe un aggeggio semi-inutile. E così mi metto alla ricerca di uno schermo lcd  uguale al vecchio rotto.  Per conoscerne esattamente il modello, mi tocca smontare l'intero monitor! Fatica inutile, i pannelli lcd sono costosissimi, non ne sarebbe valsa la pena. Stavo per abbandonare il progetto, quando ad un certo punto, su un noto sito di annunci, vedo in vendita lo stesso modello di notebook, uguale e identico! Il proprietario lo vendeva come "non funzionante, per pezzi di ricambio"...perfetto! Decido quindi di farmi spedire il solo monitor, alla cifra di 20 Euro, spese di spedizione incluse.
Non è pochissimo, ma si può fare... dopotutto il notebook non è poi così malaccio: ha  un processore Turion 64 dual core con 2 gb di RAM e 160gb di hard disk, lettore cd funzionante e lettore scheda sd, e considerando certi cocci di plastica che vedi in giro nei centri commerciali anche a 200-300 Euro, questo non sfigura poi così tanto. Decisamente, merita una seconda possibilità!
Il monitor, arrivato a casa puntuale e ben imballato, funziona perfettamente! Unica pecca: manca una cerniera, ovvero un pezzettino di plastica che serve a nascondere gli agganci, ma fa niente, è solo un problema estetico, troverò una soluzione in futuro. Adesso non resta che pulire e formattare! Il pc, infatti, risultava essere molto lento e rumoroso, così ho deciso di smontarlo per vedere cosa non andava. La ventola del processore e la piccola grata per l'aria posta sulla scocca erano otturate dalla polvere! Le ho ripulite con un pennellino a setole morbide e ho smontato il processore per sostituire la pasta termica completamente essiccata, così il pc ha ripreso a respirare! Già che c'ero, ho aggiunto 1 gb di ram, spesa=zero, dato che avevo già un banco compatibile a disposizione. Attualmente ci sono quindi 3 gb. Il sistema operativo installato sull'hard disk era quella porcheria di Windows Vista, completamente impallato. Avrei tanto voluto installare Linux, che è il sistema operativo che ormai uso da anni, ma pensando che il notebook sarebbe prima o poi passato di mano, decido di installare Windows 10.
Dopo aver disattivato le funzionalità più avide di risorse, Windows 10 gira benissimo! Non sarà un i7 ultimo modello, ma è abbastanza fluido (basta non aprire 10 finestre e 8 programmi contemporaneamente...).
Resta un solo problema: quant'è brutto 'sto pc! Facciamolo più bello! I cinesi vicino casa vendono piccoli rotoli di scotch decorativi a 0,50 cent., sono perfetti per decorare questo vecchio notebook. Il risultato è questo:




Un po' shabby chic, un po' kitsch...comunque, tranquilli, non lo porto in giro! 😃


domenica 18 agosto 2013

Moda: il meglio e il peggio secondo me (part 2)

 IL PEGGIO


Quella del peggio è davvero la parte più difficile, soprattuto perché negli ultimi anni si è visto veramente di tutto. Credo che la crisi abbia influito molto anche in questo settore, tant'è che proprio a partire dal 2007 la mer**a ha iniziato ad invadere le vetrine di tutte le città. La diffusione di catene come H&M e Zara ha contribuito ad ingigantire la mer...ehm, il fenomeno.
Ed ecco qui una rassegna del peggio del peggio dall'inizio degli anni 2000 ad oggi (solo per stomaci forti).

1) Stivali da cowboy a punta 



Ma quanto erano brutti??? Buoni solo per schiacciare le blatte all'angolo delle porte. Sono "esplosi" nel 2000 e si sono visti almeno fino a tutto il 2004. Bocciati!

Erano parecchio di moda anche nella orripilante versione sabot:


Queste ultime venivano indossate sotto a delle altrettanto orripilanti longuette a campana o svasate.

2) Jeans a sigaretta (dal 2006 in poi): belli solo se hai le gambe da modella, altrimenti l'effetto è quello tipico della soppressata. Se si è abbastanza formose il rischio è di ritrovarsi  con le gambe "a triangolo" (larga di sopra e stretta in fondo alle caviglie):




Sempre a proposito di jeans, vorrei segnalare la moda assurda, nata a cavallo fra il 2003 e il 2004, della vita bassissima da cui faceva capolino il perizoma:




L'equivalente maschile di questo obbrobrio (jeans calati fin sotto le natiche) era questo:



Se quella del perizoma a vista per le ragazze è stata una moda tutto sommato passeggera (parliamo dell'effetto a vista "voluto", quello non voluto, "involontario", è un altro discorso...), quella del culo a vista per i ragazzi è durata molto più a lungo e dura tutt'oggi.

3) I leggings...che schifo!!!




Qui siamo entrati nel cuore del peggio del peggio. Ridendo e scherzando è dal 2007 circa che ce li portiamo dietro. La gente non capisce che questi non sono pantaloni e che pertanto non puoi permetterti di indossarli con una maglia ombelicale sopra...abbiate almeno la decenza di mettervi una maglia che copra il sedere! Per non parlare delle fantasie...altro che primi anni '90, adesso è peggio! Vomito!

3) Lo stile EMO (la tamarraggine dark e autolesionista)


Questo obbrobrio si afferma tra il 2006 e il 2007, trainato dal fenomeno Tokyo Hotel,  ma fortunatamente ha vita breve poiché a partire dal 2008 viene soppiantato dall'altrettanto merdoso stile Hipster. Ne è sopravvissuto ancora qualche esemplare, ma sono ormai in fase di estinzione. Per maggiori informazioni consultate Nonciclopedia.


4) Lo stile Hipster...ovvero hipsteria collettiva



Il più insopportabile di tutti. Il segno distintivo di questi casi umani è l'occhialone da quattrocchi sfigato, come quello che indossava Arisa al festival di Sanremo del 2008. Gli esemplari maschi si fanno crescere barba e baffetti così come li portavano i nostri papà negli anni '70. Per il resto è un tripudio di camicie a quadri, jeans a vita alta, t-shirt e giacche enormi degne dei peggiori anni '90...a volte ritornano! Mischiano i fiori con le righe e le borchie con le paillettes, amano  il fluo all'ennesima potenza, i cappelli strani e, ovviamente, i leggings (giuro, li ho visti anche sugli uomini!). Gli abbinamenti sono i più improbabili, come quello, visto ultimamente su un esemplare femminile, della casacca da basket dentro una gonnellona in tulle (abbinata a sua volta ad un paio di skater che non c'entravano un cazzo). 
Nota sui capelli delle ragazze: scordatevi le chiome morbide e fluenti, adesso va di moda la cipolla disordinata sulla sommità della testa, con i capelli raccolti alla bell'e meglio come se ci si fosse alzati dal letto proprio in quell'istante dopo una notte di bagordi. Sono ipertecnologici e iperspocchiosi, sempre con quell'aria da finto intellettuale impegnato, tipo "sono ggggiovane e vado all'università".
Io non li sopporto proprio! BOCCIATI!

4) Scarpe da battona (dal 2010 circa)


 
Lo dicevo io che non bisognava esagerare con il plateau e con i tacchi! Queste le trovo di una volgarità senza pari. Sono adatte solo per ballare la lap dance nei night club.

5) Le scarpe di Frankenstein (dal 2012 in poi)...una carrellata dell'orrore:









Una sola domanda...perché????? 
Spero solo che dopo aver toccato il fondo si possa iniziare a risalire, ma l'abbiamo toccato davvero il fondo? Oppure dobbiamo ancora scavare? Al momento non riesco ad immaginare niente di peggio in fatto di scarpe, ma la mia fantasia è limitata a differenza di quella di qualcun altro.

6) Nell'ordine, le polacchine, le Ugg, le Hogan, le inglesine, le birkenstock e le Crocs (inizio a raggrupparli perché gli obbrobri sono davvero tanti), ovvero altre schifezze viste in giro negli ultimi 2-3 anni (a parte le Crocs che girano dal 2006 circa):








Se siete arrivati fin qui trattenendo la diarrea, allora potete dirvi in salvo. Adesso inizia la discesa!

7) Le stampe vergognose sulle t-shirt (altra chicca degli anni 2010)



Quest'ultima, resa celebre da una tale signorina Minetti, è nota anche nelle versioni più trash tipo "stasera faccio la cagna" o "stasera faccio la cacca"...insomma, basta che stasera facciate qualcosa e lo comunichiate al mondo, c'è l'imbarazzo della scelta!

8) Il brillantino sui denti





Una tamarrata in piena regola e anche piuttosto stupida dato che in molti si rovinano pure lo smalto dei denti pur di tenere questo affare inutile. Anch'esso è un prodotto degli anni 2000...i '90 non erano ancora arrivati  tanto!


9) I capelli rasati da un lato (dal 2011 in poi)




Terrificanti! Non c'è altra parola che renda meglio l'effetto visivo di questo taglio.


10)   I capelli bicolor...la degenerazione dello shatush


Una volta avere la ricrescita era quasi un'infamia, adesso è assolutamente trendy. Se l'effetto è sfumato e non c'e troppa differenza con la radice, i capelli bicolor possono anche essere belli, ma se lo stacco con la radice è netto, a meno che voi non siate dei nostalgici dell'era punk, l'effetto è abbastanza tamarro. Bocciati!

Nell'attesa di uno tsunami che spazzi via tutta questa monnezza dalle strade e dalle vetrine non ci resta che boicottare il più possibile questi disastri della moda!

Moda: il meglio e il peggio secondo me (part 1)


Non so nemmeno come mi sia venuto in mente di scrivere un post del genere, o forse sì...a pensarci bene, girare per le vie del centro, tra le vetrine che espongono la merce in saldo, di questi tempi  può essere un'esperienza traumatica per molti, o almeno per quelli che ancora conservano un briciolo di buon senso e di memoria, ovvero, per quelli che erano già abbastanza grandi negli anni '90 da ricordare bene gli obbrobri di quel periodo e prenderne le dovute distanze.
Sia chiaro, non voglio diventare la nuova Ferragni e della moda non mi frega un tubo, in questo post apro e chiudo l'argomento limitandomi alle chiacchiere da bar e sparando qualche cazzata di tanto in tanto. Pour parler, ammesso che ci sia davvero qualcuno a leggere questo pseudo-blog più morto che vivo.

Ok, allora diamo inizio alla rassegna del meglio e del peggio a partire dall'anno 1998, anno in cui inizio le superiori e inizio a vestirmi come una vera adolescente in crisi e non più come una bambina sfigatella (o almeno ci provavo...)

IL MEGLIO:

1) Timberland



Le ho sempre trovate fantastiche e ultracomode, come le gemelle Caterpillar (io avevo queste ultime perché costavano di meno). Iniziarono a spopolare proprio nel '98 fino alla stagione invernale 2000/01, poi caddero nell'oblio fino a quando, un paio d'anni fa, si riaffacciano sulla scena senza però riscuotere il successo di 15 anni prima....


2) Dr Martens




Chi è stato adolescente negli anni '90 non può non ricordarle con un pizzico di nostagia. Sono la sola cosa degli anni '90 che mi sento di salvare. Le ho semplicemente amate! A dire il vero iniziarono a spopolare molto prima del '98 e se la memoria non mi inganna già dal '95 le portavano tutte le ragazze dai 12 anni in su. Io ne acquistai un paio nere a 13 anni e un paio verde scuro verso i 17. Ho continuato ad indossarle fino ai 20 anni, quando ormai non le portava più nessuno.Erano industruttibili e stavano bene con qualsiasi tipo di abbigliamento. Quest'anno, con mio sommo gaudio, sono tornate di moda....è proprio il caso di dire BENTORNATE (ma solo per le giovanissime)!


3) Jeans a zampa di elefante e a vita bassa (ma non troppo)



Ecco, come questi. Semplicementi perfetti. Dal '98 fino al 2004/2005. Lontani anni luce da quello schifo di jeans a sigaretta emostatici che ci stanno propinando già da troppi anni  (quest'anno, con l'aggiunta della orripilante vita alta). Jeans così stavano bene a tutte e non solo alle anoressiche, ed inoltre regalavano una bella forma tondeggiante al sedere (ora ci tocca averlo a forma di pera schiacciata, grazie alla vita alta). Personalmente non ho mai smesso di portarli, alla faccia della moda! Sigarette maledette!


4) Stivali







Un must a partire dal 2000. Attenzione però, parlo solo di modelli tipo questi: punta tonda, caviglia larga e abbastanza lunghi. Non importa lo stile, possono essere da motociclista, casual, rigidi, morbidi, eleganti, con o senza tacco... mi basta che rispettino queste caratteristiche di base. Con la minigonna sono il top! Quelli da cowboy a punta, in voga nei primi anni 2000, è meglio buttarli nella spazzatura insieme ad altri modelli orrendi che elencherò nel peggio del peggio.

5) Plateau




Decisamente il miglior modello di decollete, a patto che il plateau non sia troppo alto, altrimenti si rischia di sforare nel peggio del peggio. Il confine fra uno stile elegante e di classe e uno stile cafonesco e volgare non è mai stato così labile come in questo caso!

5) Converse





Ne ho cambiate 3 nel corso degli ultimi 7 anni. All'inizio le acquisti come scarpa "da combattimento" per il cazzeggio infrasettimanale o per andarci all'università, ma poi finisci per indossarle ovunque e in qualsiasi occasione, senza nemmeno accorgerti che sono diventate la tua seconda pelle (ho pure visto qualche folle che le ha indossate sotto lo smoking nel giorno del suo matrimonio!)
Dopo almeno 15 anni di oblio tornano di moda alle soglie del 2005 e da allora non ce ne siamo più liberati, ormai sono una droga. Dovrebbero aggiungere alla confezione anche la data di scadenza dato che dopo un po' si autodistruggono totalmente, ma a me piacciono lo stesso!


6) Pashmine e bigiotteria frikketona




La più grande eredità lasciataci dal popolo di Seattle a cavallo degli anni 2000. Le pashmine etniche colorate iniziano a spopolare nella stagione autunno/inverno 2001-2002 e da allora vengono riproposte ogni anno sia d'estate che d'inverno. All'inizio erano il capo di vestiario prediletto dai frikketoni, ora invece le indossa pure Lapo Elkann.
Attualmente vanno quelle dallo stile un po' più "pop" ma la sostanza non cambia. Di sicuro le vedremo per tanto tempo ancora e la cosa non mi dispiace affatto.

7) Frangia laterale, linee morbide e riflessi naturali



Sono grata agli anni 2000 per aver concepito tagli come questo e mandato in soffitta le criniere crespe e cotonate degli ani '80 e gli orrendi capelli "a scodella" pari, con la riga in mezzo, tipici dei '90...purtroppo però la pacchia sta finendo e le ultime tendenze in fatto di capelli non promettono nulla di buono...d'altra parte ce n'eravamo già accorti con la moda della ricrescita di almeno 5 cm lanciata in tempi non sospetti da Madonna già nel 2005, poi evolutasi nell' attuale shatush stile Belén.


8) Occhiali da sole a mascherina



A qualcuno potranno non piacere, soprattutto ai fan dei Ray Ban che dettano legge da almeno 7 anni. Io non mi curo di loro ma guardo e passo. Li trovo molto femminili  e stanno bene su qualunque forma del viso. I primi modelli a mascherina iniziano a circolare alle soglie del 2002 e restano in voga fino al 2006/2007 quando vengono scalzati dal modello a goccia dei Ray Ban e dai successivi modelli in stile anni '90 sempre di Ray Ban.

9) Borse grandi e morbide



Fanno ritorno nel 2003 dopo anni di pochette e pochettine minuscole. Attualmente la tendenza si è di nuovo invertita verso il rimpicciolimento ma io, imperterrita, continuerò ad indossare  quelle enormi e ad infilarci dentro di tutto tipo borsa di Mary Poppins
(salvo poi bestemmiare in turco quando tutte le volte devo rovistarci dentro per almeno 1 quarto d'ora prima di trovare le chiavi di casa).

10) Il Gloss






Un altro must degli anni 2000. Per chi, come  me, non ama il trucco vistoso ma vuole comunque darsi un tocco di colore e assumere un aspetto più sano e vagamente seducente (le labbra cianotiche o bianchicce di chi soffre di anemia non sono il massimo..). Già da anni (dal 2007/2008, all'incirca) è stato soppiantato dal rossetto dai toni del rosso fuoco e del fucsia fluo ed è diventato un mero complemento di questo.

Ci sarebbe anche qualcos'altro da includere nel meglio ma la lista si allungherebbe troppo. Mi fermo qui. 



Domani arriva la rassegna del peggio! Buonanotte.








venerdì 9 agosto 2013

Budapest Blues



Quel momento in cui ti trovi a disfare la valigia e a gettare nel cestone dei panni sporchi la maglietta che hai indossato durante una delle più belle serate della tua vita, per tornare al "piattume" della vita quotidiana, è davvero terribile. Un rito che si ripete ogni anno da 4anni  ma che eviterei molto volentieri.
Con la testa sei ancora là e non riesci a farti una ragione del fatto che appena qualche ora prima eri in uno dei posti più incredibili del mondo, come lo Zsimpla Kert,  in compagnia di una persona speciale, e ora sei sola, a fare il carico di mutande sporche in lavatrice mentre ti tornano in mente paesaggi, colori, odori ed emozioni...trauma! E pensare che ci sono stati dei momenti in cui avrei voluto fortemente essere a casa mia, soprattutto quando mi lamentavo per il caldo e per il mal di piedi ... adesso mi mancano perfino quei momenti! Mi manca stringere la sua mano lungo la passeggiata sul Danubio e mi mancano i suoi occhi  mentre scolavamo l'ennesima birra in quel bar immerso nel nulla nella periferia desolata di quella bellissima quanto malinconica città.

Budapesti Búcsú!

domenica 21 aprile 2013

La vita non è un blog!




Purtroppo...o per fortuna! Nel mio caso ci sono parecchie somiglianze, a partire dal numero di visualizzazioni...più o meno le stesse di quelle del mio curriculum. E' arrivata un'altra primavera ma io sono ancora qui ad assistere allo spettacolo della mia vita da dietro le quinte, in attesa di qualcosa o qualcuno che possa farmi tornare in scena. La verità però è che io non sono mai salita su un palco e non ho mai recitato la parte della protagonista, al massimo avrò fatto qualche comparsata e dopo un po' ci si fa l'abitudine a stare sempre all'angolo...diventa quasi un posticino accogliente, un rifugio sicuro in attesa che passi la tempesta.
E' passato un anno circa da quando ho avuto l'idea di aprire questo blog, sarà stato proprio in una serata come questa, una di quelle fresche serate primaverili in cui hai la sensazione che qualche bella novità stia per arrivare. Devo dire invece che non è cambiato niente...la scenografia è sempre la stessa e anche il copione. Sono ancora qui a sognare la mia Casa Fantastica e alla ricerca del mio posto nel mondo...in attesa...

domenica 30 dicembre 2012


Ma come posso pensare di sfiorare il cielo se con me ho soltanto una misera scala a pioli...??? 
Nel frattempo resto lì, con il mio fedele ombrello a proteggermi dalle delusioni, in attesa che almeno il mare mi trascini via con sé...