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lunedì 23 aprile 2012

Riflessioni sul mito della vita universitaria...


Dicono che il periodo degli studi universitari sia il più bello nella vita di una persona e mi sento di concordare in parte con questa affermazione. Ogni esperienza può essere diversa dall'altra per molteplici fattori, quali, l'ateneo dove si studia, il fatto di essere fuorisede o "in sede", il tasso di partecipazione ad attività extra-didattiche (associazionismo, sport, corsi vari...), il fattore "erasmus" e, ultimo, ma non meno importante, quello dell'età con cui si intraprende un percorso di studi.  
Si tende a dare per scontato che tutte le persone seguano un percorso di vita "lineare" in cui a 19 anni ti diplomi e subito dopo decidi di iscriverti all'università (laureandoti tassativamente in corso) oppure di cercarti un lavoro...ma la vita vera è un'altra rispetto a quella progettata a tavolino da chi la realtà dimostra di non conoscerla affatto, se non attraverso pregiudizi, stereotipi, malafede e ipocrisia.
Che poi, alla fine, quelli che si permettono di sentenziare sulla vita altrui ponendo se stessi come paramentro di giudizio (il che è già abbastanza ridicolo di suo...) sono solitamente quelli che raccontano sempre un sacco di bugie e che dedicano la loro vita a fregare il prossimo, in tutti i sensi. 
Brutte persone, dentro e fuori. Arrivisti, arroganti e senza scrupoli.
Non mi riferisco solo a certi politici e ai loro vili attacchi agli studenti fuoricorso o ai giovani disoccupati che vivono in casa con i genitori, ma proprio a coloro che dal basso della loro gretta ed insulsa mediocrità si lanciano pure ad applaudirli, e non sono pochi. 
Sono i leccapiedi del futuro, quelli che aspirano ad un posto al sole denigrando il prossimo per farsi belli davanti agli occhi del padrone di turno. 
Si sentono i paladini della meritocrazia (=classismo nella sua forma più socialmente accettabile), quelli per cui "educazione" deve far rima con "selezione", dovendosi selezionare i migliori fin da quando sono in fasce, tutti gli altri si arrangino, che vadano a zappare se non stanno al passo (o magari ad ingrossare le fila della malavita organizzata...)!
La cultura deve essere una merce per pochi fortunati, selezionati attraverso meccanismi degni del peggior quiz show televisivo. 
Il trionfo della pappagallocrazia, dove sicuramente non vince il più in gamba, ma solo il più veloce ad immagazzinare acriticamente tonnellate  di scemenze preconfezionate.
Più si sentono omologati (=schiavi) e più si sentono forti, appagati e al sicuro. Peccato che poi i problemi della vita non guardino mai in faccia a nessuno, e, quando alla fine tocca a loro di dover deviare dal binario prestabilito siano costretti a nascondersi come conigli impauriti nelle loro piccole tane di vergogna. Soli.
Solidarietà da parte del sistema che hanno difeso e adulato con tanta forza, quando le cose andavano bene, non ne troveranno (e nemmeno la meritano). 
Scaricati al primo passo falso con una tirata di sciacquone!
Da questo punto di vista non si può dire che il sistema sia anti-democratico, anzi...c'è molta democrazia quando si tratta di far saltare tutti gli anelli deboli della catena! 
Non sarebbe meglio pensarci prima? 
Non sarebbe meglio comportarsi da esseri umani, solidali l'uno con l'altro, anziché atteggiarsi a ossequiosi ed obbedienti burocrati fin dai banchi di scuola?
E invece no, lor signori preferiscono le guerre fra poveri, dove il compagno di banco è un potenziale nemico ed è colui che un domani potrebbe competere con loro per lo stesso posto di lavoro, quindi meglio iniziare a fargli pulci e sgambetti già da adesso, meglio colpirlo subito nei punti deboli per segnare un'altra tacca sul proprio, personalissimo, tabellone dell'infamia.
Ecco, se questi soggetti si riuscissero in qualche modo ad evitare, l'università potrebbe essere davvero il più bel periodo della tua vita e non l'anticamera di un incubo come vorrebbero loro .
Io, con un po' di esperienza, ho imparato a riconoscerli e ad evitarli, non con poche difficoltà. 
La vita universitaria non è quella finta e ritoccata che si vede nella foto, dove brillanti, bellissimi e giovanissimi studenti di tutte le nazionalità si ritrovano su un pratino verde, perfettamente tagliato, a discutere amabilmente di arte e letteratura. 
La vita universitaria è fatta di mille problemi, angosce, ingiustizie e bieca competizione individuale, sul principio della lotta di tutti contro tutti. 
E' un percorso ad ostacoli, dove c'è chi arriva in fondo, chi si ferma o chi, per diverse ragioni, è costretto ad interrompere momentaneamente. 
E' stupido pretendere omogeneità in un mare di diversità, è stupido pensare che l'educazione e la cultura personale possano misurarsi sulle basi della mera "tempistica" quando anche il concetto di tempistica è di per sé vago e arbitrario.
Se hai la fortuna di avere la mente un tantino un po' più aperta del normale e di ragionare fuori dai soliti stupidi schemi puoi ottenere molto di più di un 30 sul libretto. 
Coltivare le relazioni umane, vivere un'esperienza nell'associazionismo, viaggiare, leggere, fare un'esperienza di lavoro anche manuale, sono attività che obiettivamente possono distogliere del tempo allo studio nozionistico, ma altrettanto obiettivamente accrescono le possibilità di farti crescere come essere umano, vivo, appassionato e pensante piuttosto che come un perfetto idiota meschino, individualista e lecchino.





lunedì 16 aprile 2012

La valigia nel cuore

Ecco come mi sono sempre vista fin da bambina. 
Il mio unico e più grande desiderio è sempre stato quello di viaggiare, ma non nel senso di concedermi un viaggetto di qualche giorno di tanto in tanto...intendo proprio nel senso di vivere viaggiando! 
Volevo farne una professione, una scelta di vita.
La mia Casa Fantastica è ovunque e da nessuna parte, contemporaneamente. E' per questo che è così difficile da raggiungere. Dicono che sia questo sia il problema principale delle anime inquiete che non sanno trovare pace, ma a me non è mai importato granché di certi luoghi comuni e voglio continuare a cercare la mia Casa Fantastica, pur consapevole che non la troverò mai. 
E anche nel caso in cui riuscissi finalmente a trovarla, a quel punto avrei smesso di cercare...e di sognare.
Ma si può vivere sempre sognando?  Si può vivere serenamente quando non ci è concesso neppure di inseguirlo quel sogno? Perché la Nuova Zelanda è solo un punto qualsiasi su un mappamondo di plastica?
Perché sono fissa e immobile in un paese grigio che non mi vuole? Perché i miei sogni sono solo pregiati pezzi di carta da appendere alle pareti? Sarò mai felice?
Quanto sarebbe bello avere la lampada di Aladino! 
Non esiterei un attimo a chiedergli di poter viaggiare per tutta la vita. 
Ogni settimana in un posto diverso, fino a completare il giro del mondo 3 o anche 4 volte! 
Se potessi farei anche un salto sulla luna! 
Vorrei trovare in ogni angolo sperduto della terra gli amici che non ho mai avuto. 
Vorrei essere accolta con  un abbraccio ogni qual volta mi reco in un posto diverso. 
Vorrei sentire il calore sincero dell'amicizia che travalica ogni confine. Vorrei portare per sempre nel cuore il ricordo delle risate sotto la luna e di una canzone allegra davanti ad un falò. 
Vorrei una valigia di cartone piena di ricordi e di altre mete da raggiungere.

domenica 15 aprile 2012

Orecchini di cristallo

La domenica mi piace per un'unica ragione: c'è il mercato! Girare fra le bancarelle di domenica mattina, quando c'è aria di primavera e un bel sole caldo che fa capolino fra le nubi, è una delle cose che amo di più al mondo! Se poi parliamo di pashmine e bigiotteria etnica è la fine (per le mie modeste tasche).
Ogni volta che  intravvedo un luccichìo nei toni del rosa, del rosso, del verde smeraldo o dell'azzurro non posso a fare a meno di curiosare, toccare, provare e alla fine acquistare!
Stamattina ho comprato un paio di orecchini molto simili a quelli nella foto per soli 3 euro. Il colore delle pietre è proprio identico, un verde acquamarina con sfaccettature che vanno dal viola al rosa chiaro, ma la struttura è leggermente diversa, i miei hanno delle piccole applicazioni in argento fra una pietra e l'altra che li rendono molto più etnici di quelli nella foto. Ebbene, sì... per la bigiotteria ho una vera e propria passione! 
Quella dei mercatini etnici, però...per quanto riguarda certe patacche griffate in acciaio, così tanto reclamizzate in tv e che costano una barca di soldi, davvero non capisco come facciano ad andare tanto di moda...de gustibus...
Ritornando ai miei orecchini, trovo che questo colore sia molto adatto nelle giornate più intense di impegni, in quanto questa particolare tonalità di azzurro aiuta ad infondere una certa calma...non saprei, ma a me dà questa sensazione. Spero un giorno di poter riempire un'intera parete di casa con orecchini, collane e bracciali in argento, pietre dure e cristalli colorati...sarebbe una Parete Fantastica!

venerdì 13 aprile 2012

Procrastino, ergo sum

Vi è mai capitato di leggere qualcosa che sembrasse scritto appositamente per voi ? Avete mai avuto la sensazione (alcune volte fastidiosa...) che la voce narrante parlasse direttamente a voi, senza tanti mezzi termini o giri di parole?
Bene, a me è successo con "Il libro dei pigri felici-perchè puoi tranquillamente rimandare a domani quello che potresti fare oggi"di Kathrin Passig e Sasha Lobo. 
Lo presi senza troppa convinzione dallo scaffale dei libri superscontati, colta da un improvviso quanto fugace senso di colpa per non aver più letto un libro dai tempi in cui andavano di moda i Tokio Hotel (libri universitari a parte...)
Beh, la morale è questa (cito testualmente): non sempre darsi da fare è la cosa migliore. Se romeo avesse aspettato un po' prima di suicidarsi sulla tomba di Giulietta, i due sarebbero felicemente invecchiati insieme.
In effetti ci sta tutto. Il libro spiega come la procrastinazione sia, in realtà, una sorta di "istinto di sopravvivenza" e che purtroppo  nessuno sembra rendersi conto che la maggiorparte delle volte le cose si mettono a posto da sole (e anche meglio...), senza che noi alziamo un dito. Per una procrastinatrice cronica e seriale qual sono io, ogni riga di questo grazioso libricino risuona come musica per le orecchie (concedetemi il paragone), ad ogni parola sembra darmi ragione o addirittura elogiarmi.
Dopo averlo letto tutto mi sono sentita decisamente meglio. Un insulso libricino incastrato fra un vecchio romanzo Harmony e una guida per allevatori di labrador è riuscito dove tutti gli altri hanno fallito: far salire la mia autostima.
Forse la pigrizia non è poi questo gran difetto, o almeno non lo è come questa società vuol farci credere. Fosse per me, gli farei vincere il Nobel della Letteratura!

giovedì 12 aprile 2012

Benvenuta a me (e anche a voi che passerete di qua...)

Moon Over Marsh Cottage-David Bishop

Ecco pronto (o quasi) il mio primo blog! Era da tempo che ci pensavo...sono sempre stata una grande lettrice di blog altrui ma non ho mai avuto il coraggio di aprirne uno tutto mio...adesso eccomi qua.
Perché ho scelto la Casa Fantastica? Perché nella Casa Fantastica c'è tutto quello che vorrei, è la casa dove tutti i miei sogni prendono forma e sostanza, dove sono libera di essere e di pensare. 
Nella Casa Fantastica non ci sono orologi, il tempo è una dimensione sconosciuta. 
E'  un luogo sicuro, al riparo dalle angosce, dalle ansie e dalle frustrazioni della vita reale.
 Non ci sono strade o sentieri da percorrere per arrivarci...la Casa Fantastica non è su questo pianeta, ma nella testa e nel cuore di chi vive orgogliosamente con la testa fra le nuvole. 
Potrebbe essere una casa su un albero in mezzo ad un bosco incantato, uno chalet di montagna, una stupenda colonica che dà sul mare, o addirittura una casetta di marzapane sulla luna, dalle forme e dai colori più strani: quadrata, piramidale, tonda, a fiorellini, a pois o anche sottosopra!!!
Nella Casa Fantastica sognare non è peccato e, soprattutto, nessuno mai è solo. 
C'è sempre qualcuno pronto a scambiare due chiacchiere su un altrettanto Fantastico Divano, davanti ad una tazza di caffè e ad una Fantastica torta al cioccolato&vaniglia...perché nella Casa Fantastica non esistono nemmeno le calorie in eccesso...