Dicono che il periodo degli studi universitari sia il più bello nella vita di una persona e mi sento di concordare in parte con questa affermazione. Ogni esperienza può essere diversa dall'altra per molteplici fattori, quali, l'ateneo dove si studia, il fatto di essere fuorisede o "in sede", il tasso di partecipazione ad attività extra-didattiche (associazionismo, sport, corsi vari...), il fattore "erasmus" e, ultimo, ma non meno importante, quello dell'età con cui si intraprende un percorso di studi.
Si tende a dare per scontato che tutte le persone seguano un percorso di vita "lineare" in cui a 19 anni ti diplomi e subito dopo decidi di iscriverti all'università (laureandoti tassativamente in corso) oppure di cercarti un lavoro...ma la vita vera è un'altra rispetto a quella progettata a tavolino da chi la realtà dimostra di non conoscerla affatto, se non attraverso pregiudizi, stereotipi, malafede e ipocrisia.
Che poi, alla fine, quelli che si permettono di sentenziare sulla vita altrui ponendo se stessi come paramentro di giudizio (il che è già abbastanza ridicolo di suo...) sono solitamente quelli che raccontano sempre un sacco di bugie e che dedicano la loro vita a fregare il prossimo, in tutti i sensi.
Brutte persone, dentro e fuori. Arrivisti, arroganti e senza scrupoli.
Non mi riferisco solo a certi politici e ai loro vili attacchi agli studenti fuoricorso o ai giovani disoccupati che vivono in casa con i genitori, ma proprio a coloro che dal basso della loro gretta ed insulsa mediocrità si lanciano pure ad applaudirli, e non sono pochi.
Sono i leccapiedi del futuro, quelli che aspirano ad un posto al sole denigrando il prossimo per farsi belli davanti agli occhi del padrone di turno.
Si sentono i paladini della meritocrazia (=classismo nella sua forma più socialmente accettabile), quelli per cui "educazione" deve far rima con "selezione", dovendosi selezionare i migliori fin da quando sono in fasce, tutti gli altri si arrangino, che vadano a zappare se non stanno al passo (o magari ad ingrossare le fila della malavita organizzata...)!
La cultura deve essere una merce per pochi fortunati, selezionati attraverso meccanismi degni del peggior quiz show televisivo.
Il trionfo della pappagallocrazia, dove sicuramente non vince il più in gamba, ma solo il più veloce ad immagazzinare acriticamente tonnellate di scemenze preconfezionate.
Più si sentono omologati (=schiavi) e più si sentono forti, appagati e al sicuro. Peccato che poi i problemi della vita non guardino mai in faccia a nessuno, e, quando alla fine tocca a loro di dover deviare dal binario prestabilito siano costretti a nascondersi come conigli impauriti nelle loro piccole tane di vergogna. Soli.
Solidarietà da parte del sistema che hanno difeso e adulato con tanta forza, quando le cose andavano bene, non ne troveranno (e nemmeno la meritano).
Si sentono i paladini della meritocrazia (=classismo nella sua forma più socialmente accettabile), quelli per cui "educazione" deve far rima con "selezione", dovendosi selezionare i migliori fin da quando sono in fasce, tutti gli altri si arrangino, che vadano a zappare se non stanno al passo (o magari ad ingrossare le fila della malavita organizzata...)!
La cultura deve essere una merce per pochi fortunati, selezionati attraverso meccanismi degni del peggior quiz show televisivo.
Il trionfo della pappagallocrazia, dove sicuramente non vince il più in gamba, ma solo il più veloce ad immagazzinare acriticamente tonnellate di scemenze preconfezionate.
Più si sentono omologati (=schiavi) e più si sentono forti, appagati e al sicuro. Peccato che poi i problemi della vita non guardino mai in faccia a nessuno, e, quando alla fine tocca a loro di dover deviare dal binario prestabilito siano costretti a nascondersi come conigli impauriti nelle loro piccole tane di vergogna. Soli.
Solidarietà da parte del sistema che hanno difeso e adulato con tanta forza, quando le cose andavano bene, non ne troveranno (e nemmeno la meritano).
Scaricati al primo passo falso con una tirata di sciacquone!
Da questo punto di vista non si può dire che il sistema sia anti-democratico, anzi...c'è molta democrazia quando si tratta di far saltare tutti gli anelli deboli della catena!
Non sarebbe meglio pensarci prima?
Non sarebbe meglio comportarsi da esseri umani, solidali l'uno con l'altro, anziché atteggiarsi a ossequiosi ed obbedienti burocrati fin dai banchi di scuola?
Non sarebbe meglio pensarci prima?
Non sarebbe meglio comportarsi da esseri umani, solidali l'uno con l'altro, anziché atteggiarsi a ossequiosi ed obbedienti burocrati fin dai banchi di scuola?
E invece no, lor signori preferiscono le guerre fra poveri, dove il compagno di banco è un potenziale nemico ed è colui che un domani potrebbe competere con loro per lo stesso posto di lavoro, quindi meglio iniziare a fargli pulci e sgambetti già da adesso, meglio colpirlo subito nei punti deboli per segnare un'altra tacca sul proprio, personalissimo, tabellone dell'infamia.
Ecco, se questi soggetti si riuscissero in qualche modo ad evitare, l'università potrebbe essere davvero il più bel periodo della tua vita e non l'anticamera di un incubo come vorrebbero loro .
Io, con un po' di esperienza, ho imparato a riconoscerli e ad evitarli, non con poche difficoltà.
La vita universitaria non è quella finta e ritoccata che si vede nella foto, dove brillanti, bellissimi e giovanissimi studenti di tutte le nazionalità si ritrovano su un pratino verde, perfettamente tagliato, a discutere amabilmente di arte e letteratura.
La vita universitaria è fatta di mille problemi, angosce, ingiustizie e bieca competizione individuale, sul principio della lotta di tutti contro tutti.
E' un percorso ad ostacoli, dove c'è chi arriva in fondo, chi si ferma o chi, per diverse ragioni, è costretto ad interrompere momentaneamente.
E' stupido pretendere omogeneità in un mare di diversità, è stupido pensare che l'educazione e la cultura personale possano misurarsi sulle basi della mera "tempistica" quando anche il concetto di tempistica è di per sé vago e arbitrario.
E' un percorso ad ostacoli, dove c'è chi arriva in fondo, chi si ferma o chi, per diverse ragioni, è costretto ad interrompere momentaneamente.
E' stupido pretendere omogeneità in un mare di diversità, è stupido pensare che l'educazione e la cultura personale possano misurarsi sulle basi della mera "tempistica" quando anche il concetto di tempistica è di per sé vago e arbitrario.
Se hai la fortuna di avere la mente un tantino un po' più aperta del normale e di ragionare fuori dai soliti stupidi schemi puoi ottenere molto di più di un 30 sul libretto.
Coltivare le relazioni umane, vivere un'esperienza nell'associazionismo, viaggiare, leggere, fare un'esperienza di lavoro anche manuale, sono attività che obiettivamente possono distogliere del tempo allo studio nozionistico, ma altrettanto obiettivamente accrescono le possibilità di farti crescere come essere umano, vivo, appassionato e pensante piuttosto che come un perfetto idiota meschino, individualista e lecchino.
Coltivare le relazioni umane, vivere un'esperienza nell'associazionismo, viaggiare, leggere, fare un'esperienza di lavoro anche manuale, sono attività che obiettivamente possono distogliere del tempo allo studio nozionistico, ma altrettanto obiettivamente accrescono le possibilità di farti crescere come essere umano, vivo, appassionato e pensante piuttosto che come un perfetto idiota meschino, individualista e lecchino.